«Respingo al mittente ogni intento intimidatorio. Certi atti, che feriscono e turbano la serenità di una intera comunità, non fermeranno la nostra azione amministrativa. Mi rendo conto che alcuni atti dell’amministrazione, improntati alla trasparenza e legalità, possono non essere condivisi da tutti, ma ciò non fermerà la nostra azione politica, che prosegue sempre con l’obiettivo di fare il bene comune».
Con queste parole il sindaco di Crosia Antonio Russo ha commentato il vile gesto intimidatorio subito la notte scorsa con l’incendio della sua casa estiva sul lungomare di Centofontane a Mirto. Il primo cittadino crosiosta proprio ieri era in viaggio per rientrare in sede, poiché da qualche giorno si trovava a Roma. «Non arretreremo di un passo – ha proseguito Russo – anzi moltiplicheremo il nostro impegno per sensibilizzare la società contro questo modo di aggredire le istituzioni pubbliche». Tanti i messaggi di solidarietà giunti al sindaco di Crosia: «Ringrazio tutti per i gesti di solidarietà e vicinanza che ho ricevuto in queste ore, ha aggiunto. Tanti colleghi sindaci, la mia maggioranza, rappresentanti del mondo politico istituzionale e tanta gente comune. Grazie a tutti. Confido nell’opera delle forze dell’ordine e della magistratura affinché si possa risalire al più presto agli autori del gesto».
Sul fronte delle indagini dei carabinieri, guidati dal maggiore Alessandro Greco, sotto il coordinamento del capo dei pm di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, si è ormai acclarato che il gesto è di matrice dolosa.
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