Si è svolta, ieri mattina, l’udienza davanti al Tribunale della Libertà di Catanzaro a carico dell’ex consigliere regionale Giuseppe Aieta. Il politico cetrarese è accusato di corruzione elettorale nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Paola. Il suo difensore, l’avvocato Vincenzo Adamo, ha spiegato ai giudici del Riesame che Aieta è totalmente estraneo alle accuse contestate dai magistrati. La scorsa settimana, il gip del Tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti, ha emesso un’ordinanza di divieto di dimora in Calabria per Aieta. Il suo difensore si è poi rivolto al Tdl per chiedere la revoca della misura restrittiva. E ieri l’avvocato Adamo ha contestato i capi di imputazione che coinvolgono Aieta anche attraverso una serie di documenti e atti. Ma l’accusa, rappresentata ieri in udienza dal procuratore capo Pierpaolo Bruni ha ribadito la validità dell’impianto accusatorio. Secondo le indagini, Aieta avrebbe favorito le assunzioni di persone indagate con lui in questa inchiesta in cambio di sostegno elettorale alle Regionali del 26 gennaio del 2020. Nei giorni scorsi la Procura ha chiuso le indagini nei confronti di Aieta; Dante Ferrari, amministratore delegato della Sateca, la società affidataria della gestione delle Terme Luigiane; Giuseppe Tucci azionista della stessa società e Mario Schiavoni, dipendente della Sateca. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza