L’effetto psicologico di una sanità ridotta a brandelli da tredici anni di commissariamento costituisce il principale inciampo a quel progetto di rimonta che il governatore Roberto Occhiuto ha imposto come obiettivo ai commissari di Annunziata e Asp. Il disastro del piano di rientro è diventato tragica storia nei nostri ospedali e genera diffidenza che si fa materia solida nelle campagne di reclutamento. La ricerca di medici, in particolare, è il fianco scoperto dell’auspicata ripartenza del sistema-salute che i due commissari, Vitaliano De Salazar e Antonello Graziano, hanno in mente.
Qualche giorno fa, il concorso per l’assunzione di 8 “camici bianchi” nel Pronto soccorso dell’hub si è chiuso con un solo partecipante. Ieri, alla selezione di via Alimena per 5 ortopedici hanno risposto in due. Un percorso ad ostacoli che costringerà i manager a cercare soluzioni alternative per evitare altri pericolosi smottamenti nei lea e sterilizzare quel senso di perenne minaccia che i cittadini provano rivolgendosi all’assistenza territoriale. Per questo è nata la necessità di mettere in rete l’urgenza-emergenza. Un progetto di collaborazione che è diventato tema di un protocollo che ieri hanno sottoscritto le due aziende.
L’obiettivo principale è quello di ridurre gli accessi impropri all’Annunziata per consentire all’hub di svolgere la sua funzione di polo per le alte specialità del Cosentino.
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