Nessun danneggiamento e nessuna manomissione alle barche presenti nei cantieri o nelle darsene dei Laghi di Sibari. Il mistero emerso nei giorni scorsi è presto svelato: si è trattato di una reazione chimica: alcuni diportisti hanno utilizzato sulle proprie imbarcazioni alcuni prodotti chimici inappropriati i quali hanno avuto come reazione la produzione di alcune strisce di colore diverso da quello originario della vernice. Nei giorni scorsi gli stessi utilizzatori del prodotto, a causa della poca conoscenza, avevano sottovalutato l’utilizzo dei reagenti e avevano gridato al dispetto o al danno.
Subito erano scattati i controlli da parte dell’associazione Laghi di Sibari e della vigilanza che si occupa di tenere al sicuro imbarcazioni e case del favoloso complesso nautico sibarita. Dalle attività tecniche, sono tantissime, infatti, le telecamere che sorvegliano angolo per angolo i Laghi, era arrivata la certezza: nessuno si era introdotto nelle darsene o nei cantieri nautici. Mentre la conferma è arrivata da alcuni esperti che avevano certificato come la messa in opera di quel prodotto specifico sulla vernice che tipicamente usata sugli scafi delle barche produce una reazione aversa. Così il mistero s’è risolto. «Siamo certi che si sia trattato di una reazione chimica avversa – spiega Jimmy Fusaro responsabile della Lega Navale della sezione di Cariati – nessun danneggiamento e nessuna manomissione. I Laghi sono sicurissimi». Anche il presidente di AssoLaghi Luigi Guaragna conferma che il complesso nautico sibarita ormai è blindato: «Da quando abbiamo installato il sistema di videosorveglianza – commenta Guaragna – abbiamo ancora di più il polso della situazione di quanto accade area per area. Anche i furti che in passato si registravano ormai sono praticamente azzerati». Figuriamoci i danneggiamenti e le manomissioni. I residenti, i diportisti e chiunque abbia una casa o una barca ai Laghi, quindi, può dormire sonni tranquilli.
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