La sanità cosentina riparte inseguendo, finalmente, il filo di un pensiero. Uno spartito concepito nello storico accordo di rete tra Asp e Annunziata che consentirà di migliorare subito gli standard del servizio di emergenza-urgenza ottimizzando interventi attraverso l’individuazione dei luoghi di cura più appropriati. Una nuova alba sorta su un sistema-salute da sempre sofferente. E nelle viscere dell’Azienda sanitaria cosentina, in particolare, si nascondono pericolose faglie che scuotono conti che, storicamente, non sono mai stati perfettamente in equilibrio. Mali oscuri che affiorano da bilanci zavorrati da spese folli per parcelle, decreti ingiuntivi, fitti passivi, utilizzo improprio di mezzi e proroghe di appalti che hanno scavato un buco nero nei conti a perdere dell’Asp. Il commissario Antonello Graziano sta provando a chiudere tutte le falle per risanare ma sa che serve pazienza. Da nove mesi è un esploratore in mezzo alle carte e alle cifre di un colosso al collasso. Il manager ha cominciato a studiare gli apparati amministrativi e sanitari dell’azienda più grande d’Italia con un bilancio enorme che sfiora il miliardo e quattrocento milioni di euro.
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