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Ludopatia, non si scommette con la salute: a Cosenza i Serd lottano contro l’azzardo

Il centro di solidarietà “Il Delfino” ha avviato gruppi d’autoaiuto a Castiglione Cosentino

Il gioco d'azzardo patologico, come tutte le dipendenze, è una malattia cronica e quindi ha bisogno d’un intervento terapeutico strutturato, multidisciplinare. Il Servizio dipendenze (Serd) dell’Azienda sanitaria provinciale cosentina svolge attività di prevenzione, educazione sanitaria, cura e riabilitazione rivolta per le vittime del gap assieme a comunità di recupero dislocate su tutto il territorio provinciale. Il progetto denominato “La Salute non è un gioco” è strumento cruciale per cercare di limitare le conseguenze non solo personali ma anche familiari, sociali ed economiche che il gioco d’azzardo porta con sé. «Il primo contatto con noi – spiegano dal Serd -– avviene tramite telefonata e chi ci chiama solitamente è un familiare. Si rivolgono a noi anche perché, magari, inviati da un altro Servizio, quali il dipartimento di Salute mentale, il Consultorio, il Servizio sociale, medici di Medicina di base, comunità terapeutiche. L’intervento è inserito nelle politiche di contrasto al fenomeno delle dipendenze e della promozione della salute in un’ottica generalizzata in cui si integrano interventi ed obiettivi già previsti dal Piano d’azione regionale sulle Ludopatie».

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