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'Ndrangheta e cavalli "intoccabili" a Campo Calabro: quattro arresti tra Reggio e Cosenza I NOMI

I quattro avrebbero tentato d'impedire a un imprenditore del castrovillarese, gestore di un centro ippico, che aveva vinto l'appalto per il trasferimento e il mantenimento di trenta cavalli ospiti di un maneggio gestito a Campo Calabro di espletare il proprio compito.

I cavalli...intoccabili.  Tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso: è questa l'accusa contestata dalla Dda di Catanzaro a quattro persone arrestate stamane dagli agenti della squadra mobile di Cosenza, diretti dal vicequestore Angelo Paduano.

Gli uomini del questore Michele Maria Spina hanno ammanettato: Leonardo Bevilacqua, 42 anni di Cosenza; Gaetano Rubino, 37, di Frascineto;  Dario Arcudi, 51, di Campo Calabro e  Francesco Paiano, 27, di Oppido Mamertina.

I quattro avrebbero tentato d'impedire a un imprenditore del castrovillarese, gestore di un centro ippico, che aveva vinto l'appalto per il trasferimento e il mantenimento di trenta cavalli ospiti di un maneggio gestito a Campo Calabro da Arcuri, di espletare il proprio compito.

All'uomo, che ha denunciato tutto alla Polizia di Stato, era stato intimato con minacce esplicite di non aderire all'invito del Comune - impegnato a sgomberare l'area in possesso di Arcuri - di prendersi cura degli equini sebbene si fosse aggiudicato la gara. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip distrettuale di Catanzaro Sara Merlini su richiesta del procuratore Nicola Gratteri, dell'aggiunto Giancarlo Novelli e del pm antimafia Alessandro Riello. 

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