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De Rango stacca la spina a Manna, a Rende Forza Italia lascia la maggioranza

Il vicario deciso a presentare la nuova giunta, via i fedelissimi del sindaco. Rottura con il Laboratorio civico, Luigi Superbo indica la rotta: «Sarebbe giusto azzerare il governo cittadino con nomine esterne»

«Lunedì prossimo sarà varata la nuova giunta comunale». Chi è vicino alle posizioni del vicario Franchino De Rango è fin troppo sicuro di ciò che accadrà nelle prossime ore a Rende. Azzeramento dell’attuale Giunta, ad eccezione di Domenico Ziccarelli, con l’innesto di nuovi assessori, molti dei quali espressione del consiglio comunale. Le intenzioni di De Rango che, apparentemente, sembra un uomo solo al comando, sembrano essere queste. Confermando pienamente lo scontro, tutto interno, tra maggioranza e Laboratorio Civico.
A proposito di numeri e di compagine amministrativa, la notizia di rilievo è la presa di posizione, ormai ufficiale, di Forza Italia e di Eugenio Aceto che non intende sostenere più i suoi ormai ex colleghi. Nessun voto utile alla causa comune né, soprattutto, la volontà di partecipare attivamente alla composizione del nuovo esecutivo. Calcoli alla mano, per la quota di maggioranza occorre arrivare ad almeno 13 consiglieri pronti ad alzare la mano. Ci sono? E chi sono? Luigi Superbo, ad esempio, in predicato di tornare in sella, addirittura in giunta se va in porto la trattativa con De Rango, non le manda a dire. «La responsabilità politica di ogni consigliere, dovrebbe essere quella di fare il bene dei cittadini e non quello di perseguire fini personali. Sembra di assistere alla difese di qualcuno come un tifoso o un ultrà che difende ad oltranza il proprio beniamino. Tutto ciò sta portando ad un immobilismo che di certo non fa il bene della nostra città», scrive Superbo. «L’azione politica ed amministrativa annunciata più volte dal vicario Franchino De Rango, sembra invece proiettata su una visione diversa e cioè quella di tenere accesa una piccola speranza affinché questa amministrazione possa proseguire il suo cammino verso la scadenza naturale».

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