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Migranti e prostituzione: donna a capo di un'organizzazione criminale rintracciata a Cosenza

I carabinieri della Compagnia di Cosenza, con il supporto del Nucleo Natanti del Comando Provinciale carabinieri di Venezia, hanno dato esecuzione alla misura di sicurezza detentiva presso la casa di lavoro di Venezia-Giudecca, disposta lo scorso 16 marzo dall’Ufficio di Sorveglianza di Cosenza, nei confronti di una 43enne pregiudicata di nazionalità nigeriana.

La donna era stata rintracciata dai militari della Stazione Carabinieri di Cosenza Principale, nel corso del predisposto servizio di controllo del territorio, nel centro urbano di Cosenza, in area autostazione.

Era, in particolare, ricercata per il segnalato provvedimento giudiziario, scaturito dalla valutazione di attuale pericolosità sociale in relazione alla sentenza di condanna della Corte di Assise di Appello di Palermo, alla pena - espiata - di anni 8 di reclusione, in quanto riconosciuta capo e promotrice di un sodalizio criminale transnazionale attivo, a Lampedusa (AG), Agrigento ed altre città italiane, nei delitti di tratta di persone, riduzione in schiavitù, sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

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