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Operatori sanitari precari a Cosenza, Nursing Up: “Carenze croniche”

Una nuova denuncia a firma del sindacato Nursing Up Ao Cosenza. "Siamo nuovamente costretti a denunciare le precarie condizioni di lavoro degli operatori sanitari", si legge in una nota, "conseguenza della ormai cronica carenza di personale nell’A.O. di Cosenza, resa più grave dall’assoluto sciacallaggio degli ultimi management aziendali. Evidentemente non hanno compreso le condizioni di lavoro cui sono stati sottoposti (e lo sono ancora) gli operatori, hanno perseguito solo obiettivi meramente economici. La più volte denunciata carenza mette a dura prova il personale sanitario in servizio (Infermieri, ostetriche ed OSS) sottoposto a stressanti turni di lavoro, a repentini cambi della turnazione, a chiamate anche al telefono privato per rientri in servizio, a revoca delle ferie, a vedersi beffeggiati con disposizioni di servizio a firma di capi dipartimento, con conseguente ovvio ed ingiusto stravolgimento della vita privata. Nonostante gli sforzi della nuova direzione, siamo costretti a coprire turni di servizio ed assistere a quello che da qui a breve sarà il capolinea. Possiamo contare solo sulla collaborazione e sulla buona volontà degli operatori! La tenuta del sistema sanitario dell’ospedale HUB cosentino sembra essere affidata al solo sacrificio dei lavoratori, è necessario, dunque, un cambio di rotta e mettere in campo tutti gli strumenti organizzativi ed economici per migliorare le condizioni di lavoro degli Operatori Sanitari e di conseguenza migliorare la qualità dell’assistenza erogata ai cittadini, individuando gli strumenti necessari per gestire adeguatamente le assenze improvvise dovute a malattia, gravidanza, etc… al fine di tutelare la salute dei pazienti e dei lavoratori.

L'impegno preso dalla direzione generale

"La Direzione Generale dal canto suo, sebbene, con l’impegno di ripristinare l’area delle emergenza-urgenza, abbia riconosciuto lo sforzo che sta facendo il personale, non può restare ulteriormente inerte rispetto alle necessarie assunzioni e deve procedere al reclutamento di personale mediante l’utilizzo delle graduatorie concorsuali (OSS, Infermieri, Ostetriche) La ricerca della concertazione volta principalmente al fine di stabilire dei rapporti stretti coi dipendenti è propedeutica per ricercare soluzioni concrete ai tanti problemi segnalati dagli operatori sanitari alla scrivente O.S. Nursing Up. Viceversa abbiamo assistito, specie in questi ultimi mesi, ad una serie d’ atteggiamenti di forte chiusura da parte delle precedenti Amministrazioni in apparenza propense solo ad evitare il rapporto con il sindacato, per poi assistere alla solita sterile strategia del “pianto”, allo scopo di mantenere il proprio volume d’ attività da gestire. Alla luce di tutto ciò, sarebbe davvero necessario riflettere sulle reali carenze di personale infermieristico, ostetrico e di supporto e sulle soluzioni da intraprendere per gratificare lavoratrici e lavoratori sia sotto il profilo economico che sotto il profilo della qualità del lavoro, tutto ciò al fine di evitare un vero tracollo dell’assistenza sanitaria"

Lo sfogo

"Non possiamo permettere che la carenza di personale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza (che a breve ospiterà gli studenti di medicina e professioni sanitarie) venga caricata sulle spalle di chi ha deciso di restare a lavorare in questa terra martoriata e saccheggiata da “emeriti professori” chiamati in missione. Loro sono riusciti a fare curriculum sulle macerie.
Stiamo giungendo alla fine di una storia triste che vede le vittime come carnefici ed i carnefici che si sentono vittime. Le vere vittime di questo sistema malato, ad oggi, sono due: i cittadini e gli operatori sanitari. L’invito al commissario De Salazar è quello di prendere la bussola e capire da che parte virare la rotta! La questione non riguarda solo il personale sanitario, ma anche la cittadinanza e l’utenza che subisce le conseguenze delle precedenti amministrazioni. Tutte le istituzioni e le rappresentanze politiche devono farsi carico di sostenere tali problematiche senza propagande e spot pubblicitari al fine di migliore il servizio e tutelare la salute pubblica.   Non lo chiediamo solo noi ma anche i cittadini".

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