La sanità di “eccellenza”. In Calabria è certamente rappresentata dal Centro Trapianti di reni dell’Annunziata guidato da Sebastiano Vaccarisi, responsabile della Chirurgia Epatobiliopancreatica e Trapianti che da anni, in sinergia con il Centro Trapianti di reni di Reggio Calabria, garantisce a tantissimi calabresi di poter riprendere una vita normale. Dietro ai numeri dei trapianti eseguiti ci sono le storie di pazienti che hanno trascorso gran parte della loro vita a fare la dialisi, a vivere con l’angoscia, sopraffatti dal dolore, dalla sofferenza fisica e psicologica. Da qui, la necessità di sensibilizzare sull’importanza della donazione dei reni da persone non più viventi. Far capire la straordinarietà dell’atto della donazione degli organi, prelevati da una persona non vivente, è difficilissimo perché significa toccare tasti delicati in un momento di grande dolore. Non è sempre facile far comprendere che quel gesto può essere di grande importanza per un’altra persona e che servirà a far rivivere anche il familiare che ormai non c’è più. In questi casi, però, oltre al fattore emotivo che merita grande rispetto, emerge a volte una scarsa informazione sull’atto tecnico (che è quello del prelievo dell’organo e del trapianto nel paziente ammalato). Spesso, non si è a conoscenza di che cosa significhi, in termini medico-scientifici, prelevare un organo da una persona che ormai è deceduta e trapiantarlo su un paziente affetto da una particolare patologia. Ma l’ospedale di Cosenza ha la fortuna di avere un’eccellenza, in termini professionali e umani, che è rappresentata dal dottore Vaccarisi che lavora instancabilmente assieme a tutta la sua equipe e ai colleghi di altre Unità operative che lo supportano nella fase delicata dei trapianti.
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