Uno stato comatoso che dura da anni e dal quale sarà molto difficile uscire se non in tempi medio-lunghi. Una situazione facilmente prevedibile, sottovalutata dalle Amministrazioni che si sono succedute a Palazzo dei Bruzi. Che è sfociata in una coperta sempre più corta. È quella relativa alla pianta organica. Sempre più ridotta. Dal primo aprila sono andati in pensione altri dipendenti. Altri seguiranno la stessa sorte da qui alla fine dell’anno. I numeri sono impietosi: 253 addetti, che a dicembre-gennaio scenderanno di altre unità, di cui 85 fanno parte della Polizia municipale. E proprio dal reparto di via Bendicenti che a stento riesce ad assolvere ai compiti assegnati si sta ricorrendo con la mobilità interna per coprire qualche vuoto. Quattro vigili alcuni mesi fa sono stati dirottati (due e due) a Stato Civile e Anagrafe. Qualche giorno fa il Settore personale, controllo di gestione e formazione lavoro di Palazzo dei Bruzi guidato da Gianpiero Scaramuzzo ha preso atto della delibera di giunta n. 30 del 23 marzo scorso approvando lo schema di mobilità per potere spostare altri 4 appartenenti alla Polizia municipale (ex categoria C, oggi area istruttori) non adibiti a servizi esterni da destinare alla Segreteria generale (2), al settore 5 Educazione (1) e al Settore 13 programmazione e risorse finanziarie, bilancio, Società partecipate (1, da utilizzare all’ufficio economato.
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