Una scultura sfortunata. È quella che raffigura la “Donna Brettia”, realizzata dall’artista spagnola Eva Riquelme. Donata alla città dal professore Franco Felicetti, rappresenta l’eroina che nel 356 avanti Cristo liberò i Bruzi dai Lucani. Doveva essere collocata sul ponte Mario Martire dopo l’ok della giunta Occhiuto, ma intervennero Soprintendenza e carabinieri Ntpc per cui l’operazione sfumò; finì poi per essere depositata nella caserma della Polizia municipale in attesa di conoscere il suo nuovo destino; la settimana scorsa, infine, è stata posizionata su via Sertorio Quattromani, in vista dell’inaugurazione fissata per domenica 30, alla presenza del sindaco Franz Caruso, del professore Felicetti, della stessa artista Eva Riquelme e del comitato promotore formato da Rita Mantuano, Antonio Slaviero, Antonio Chiappetta, Simone Tandreva e Paola Morano.
Ma i soliti vandali hanno colpito ancora. La spada che la “Donna Brettia” tiene nella mano destra è stata piegata. La scoperta è stata fatta ieri mattina da alcuni componenti del comitato promotore che ha segnalato il fatto agli organi competenti nella speranza che da qui a domenica si possa ovviare rimettendo a posto la scultura.
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