
Di proroga in proroga. La sanità che resta commissariata per altri sei mesi non è una buona notizia per il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Mazzuca. «Il prolungamento degli effetti del Decreto Calabria dimostra che nessun passo in avanti è stato fatto, né sul fronte dei Livelli essenziali di assistenza, rimasti molto al di sotto della soglia minima di adempienza, né su quello del caos organizzativo, gestionale e finanziario. Nonostante i poteri straordinari, ad esempio, perché ancora non sono stati approvati i cinque Bilanci consuntivi dell’Asp di Cosenza? Per non parlare dell’assistenza territoriale e delle assunzioni di personale».
Mazzuca poi affronta il nodo dei concorsi. Selezioni troppo lunghe che non sono utili alla causa: «Nel triennio 2019-2022 l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha espletato 17 concorsi su 44 pubblicati, il tempo medio trascorso tra la pubblicazione del bando e la graduatoria finale è di 974 giorni. Il blocco del turnover, invece, ha fatto diminuire il personale sanitario del 17,29 per cento, quello tecnico dell’8,3 per cento e quello amministrativo del 45,53 per cento.
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