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Omicidio Aquino a Corigliano Rossano, notificati dodici avvisi di garanzia

La Procura antimafia di Catanzaro ha chiuso le indagini sull’agguato mortale avvenuto il 3 maggio dello scorso anno

Il luogo dell'omicidio di Pasquale Aquino a Corigliano Rossano

La Procura distrettuale Antimafia di Catanzaro ha concluso le indagini sull’omicidio di Pasquale Aquino, ucciso con una scarica di colpi di arma da fuoco davanti all’uscio di casa la sera del 3 maggio scorso.
Nella giornata di venerdì sono stati notificati i primi avvisi ai legali dei 12 soggetti rimasti coinvolti nella operazione del 6 dicembre scorso.
All’epoca dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Giuseppe De Salvatore, su richiesta del procuratore aggiunto, Giancarlo Novelli, del sostituto Alessandro Riello e del procuratore capo dell’Antimafia catanzarese, Nicola Gratteri avevano emesso 12 misure cautelari, di cui 6 in carcere nei confronti di altrettanti soggetti indagati, a vario titolo, non solo per l’omicidio di Pasquale Aquino, ma anche per il tentato omicidio di Cosimo Marchese avvenuto il successivo mese di giugno in località Pirro Malena.
Anche lui stava rientrando a casa ed è sfuggito alla pioggia di fuoco di un commando che lo ha sorpreso mentre era in macchina. Ma ci sono altri reati, che vanno dall’occultamento di armi clandestine, spaccio di droga, estorsioni e danneggiamenti. Reati aggravati dal metodo mafioso.
Dalla notifica della conclusione delle indagini si apprende anche che gli investigatori hanno continuato ad intercettare gli indagati anche dopo l’arresto e la esecuzione delle misure restrittive, tanto che vi sarebbero numerose nuove intercettazioni messe agli atti, frutti dei discorsi carpiti all’interno dei reclusori in cui gli indagati si trovano attualmente ristretti.

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