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Cosenza, «non si accettano doppi giochi sul futuro dei lavoratori Amaco»

Giovanni Angotti (Filt Cgil) chiama in causa la Regione

I dipendenti Amaco e le loro famiglie (ma non da adesso, la crisi che si è sviluppata negli ultimi mesi affonda le proprie radici in tempi più lontani) non dormono sonni tranquilli. Sonni agitati almeno fino a martedì sera, quando conosceranno l’esito del confronto alla Cittadella chiesto e ottenuto dal sindaco Franz Caruso con il presidente Roberto Occhiuto, Bper e Cometra per affrontare e risolvere la nuova emergenza sfociata nel mancato stanziamento delle anticipazioni di risorse finanziarie del Consorzio Meridionale Trasporti ad Amaco, necessarie per il pagamento degli stipendi dei lavoratori. La richiesta del tavolo operativo regionale formulata dal sindaco Franz Caruso è stata sollecitata dai rappresentanti sindacali di Filt Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confail nel corso della riunione svoltasi a Palazzo dei Bruzi dopo il blocco dei bus attuato spontaneamente dai dipendenti mercoledì mattina. È scaduta la convenzione tra una società della Bper, che gestisce la tesoreria della Regione Calabria, e Cometra che garantiva a quest’ultima un fido di cassa a fronte di un anticipo su fattura con cessione del credito. La scadenza della convenzione, avvenuta il 31 marzo scorso, non è stata comunicata da Cometra ad Amaco, che ha sospeso di fatto le anticipazioni di liquidità non consentendo il pagamento delle spettanze. I rappresentanti sindacali hanno quindi chiesto al sindaco Franz Caruso di avviare una interlocuzione con la Regione Calabria alla loro presenza, intravedendo nella questione, problematiche squisitamente politiche che potrebbero mettere in discussione il futuro stesso di Amaco.

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