Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Cosenza, il racket delle estorsioni è tornato a far la voce grossa

È di origine dolosa il rogo che l’altra notte ha devastato il supermercato “Gran Risparmio” in via Panebianco

Quando i vigili del fuoco hanno chiuso gli idranti e ritirato le manichette, l’acqua ha continuato a venir fuori, a scorrere sul marciapiede, trascinandosi dietro i succhi nerastri delle macerie fumanti ammassate all’interno del locale. Ci sono volute quattro ore buone per domare le fiamme che, l’altra notte, hanno devastato il supermercato “Gran Risparmio” del “Gruppo Vegè” in via Panebianco. Quattro ore di lavoro per tentare di salvare il salvabile: non tanto la merce, ché quella era ormai andata. Ma per riuscire a contenere i danni all’immobile che ospita, al piano terra, l’esercizio commerciale.
Era da poco passata la mezzanotte quando il boato ha investito il quartiere sotto la sopraelevata di via Padre Giglio. E mentre la gente ha iniziato ad affacciarsi dalle finestre e dai balconi, il fuoco aveva già preso possesso del supermercato. Le fiamme – accompagnate dall’inquietante crepitìo punteggiato dagli scoppi delle bombolette spray – spuntavano fuori, facevano capolino, dalle feritoie delle saracinesche. Al centralino dei vigili del fuoco sono arrivate decine e decine di richieste d’intervento. E vista l’ora particolare, la mezzanotte era trascorsa da circa dieci minuti, e la vicinanza alla caserma di viale della Repubblica, l’autocisterna è arrivata in un niente seguita da alcuni equipaggi della squadra volante. Mentre i vigili del fuoco si apprestavano a entrare in azione, dai palazzi di via Panebianco, via Padre Giglio e via Nicola Vaccaro le persone – alcune anche in ciabatte – hanno incominciato a scendere in strada e a formare, a distanza di sicurezza, piccoli capannelli.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

Caricamento commenti

Commenta la notizia