Effettuati i primi accertamenti tecnici sui luoghi dove si registrò la morte della giovane Denise Galatà, la diciottenne studentessa di Rizziconi tragicamente deceduta nelle acque del fiume Lao mentre era impegnata con i propri compagni di scuola in gita scolastica a fare rafting. L’ingegnere Giuseppe Viggiani s'è calato, insieme ai vigili del Fuoco del Comando Provinciale, nella zona ove è avvenuta la tragedia e, soprattutto, è stata misurata la portata del fiume nel centro di Laino Borgo. Le parti si sono date appuntamento a data da destinarsi, poiché gli inquirenti hanno previsto nuovi accertamenti sulle attrezzature di salvataggio poste sotto giudiziale sequestro. L’obiettivo è sostanzialmente quello di cristallizzare le prove e fare piena luce su quanto accadde il giorno in cui la diciottenne, durante la gita scolastica dell’istituto Rechici di Polistena, cadde dal gommone finendo risucchiata dai flutti del fiume, per essere poi ritrovata il giorno seguente e a pochi metri di distanza dal luogo dell’incidente. La Procura della Repubblica di Castrovillari conduce le indagini attraverso l'attività del Procuratore capo dott. Alessandro D’Alessio e quella del sostituto procuratore, la dottoressa Simona Manera, i quali oltre ad aver disposto il sequestro dei presidi di sicurezza che le associazione sportive di rafting hanno messo e mettono a disposizione degli escursionisti, hanno iscritto sul registro degli indagati il nominativo del sindaco di Laino Borgo Mariangelina Russo e di altre 9 persone presenti nel mondo del rafting del territorio come responsabili delle associazione sportive e/o guide.
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