Alberi piegati e canale sempre più profondo. Non sono positivi, infatti, i segnali del dissesto idrogeologico che interessa, ormai dagli anni Ottanta, l'area sottostante il Ponticello della Catena. Nella sostanza si tratta della principale porta d'ingresso al centro storico. Allo stato resta chiusa. Tutto per motivi di sicurezza. L'ex presidente del Comitato di tutela del centro storico, Franco Scruci, è tornato a chiedere, pubblicamente, anche insieme ad altri cittadini, un intervento di messa in sicurezza previsto oltre dieci anni fa, sia per quanto riguarda la progettazione, sia per quanto attiene alle lavorazioni definite dall'ex assessore ai Lavori Pubblici, ing. Innocenzo Rummolo. Allo stato manca l'opera del riempimento e la piantumazione della superficie per mandare a regime altre due briglie di contenimento. Ma anche una nuova verifica statica di tutto il costone che domina la valle del Coscile: gli alberi sono piegati e vi sono segni di arretramento che non lasciano tranquilli gli abitanti di 5 abitazioni che si trovano nella zona ovest del Ponte della Catena. Il nuovo monitoraggio sarebbe propedeutico anche alla riapertura del Ponticello della Catena, più comunemente chiamato di San Giuseppe, proprio per invertire un trend negativo che non ha portato lavorazioni da oltre dieci anni.
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