
Tragedia lungo la linea ferroviaria Mestre-Venezia dove due giovani sono stati travolti da un treno mentre attraversavano i binari per andare a prelevare da un bancomat: un 25enne è morto (si tratta di Manuel Tripargoletti originario di Paterno Calabro nel Cosentino) e un 23enne è rimasto gravemente ferito. Accaduto a mezzanotte di sabato all’altezza del parco tecnologico veneziano Vega.
Tripargoletti, al pari dell’amico, era residente a Legnago, in provincia di Verona. Il macchinista del treno ha tentato di frenare ma non è riuscito a evitare l’impatto.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem, la Polfer e i vigili del fuoco e il traffico ferroviario è rimasto bloccato per tre ore: è stato il ragazzo ferito, rimasto cosciente, a raccontare che insieme all’amico erano diretti a un vicino bancomat dall’altra parte dei binari per prelevare, ha riferito la Tribuna di Treviso. Una fatale imprudenza, ancor più perché a un centinaio di metri c'era un sottopassaggio che avrebbe permesso un attraversamento in sicurezza.
Il convoglio regionale era appena partito dalla stazione di Mestre, e viaggiava a velocità ridotta, in direzione Venezia. La motrice non ha investito in pieno i due ragazzi: il 23enne è stato colpito solo di striscio, all’altezza di una spalla; Manuel Tripargoletti è invece stato preso in modo più netto, finendo sbalzato alcune decine di metri più avanti. È deceduto all’istante. Il corpo è stato trovato dai soccorritori rannicchiato in una canaletta che convoglia i cavi elettrici, vicino ad un muro che delimita la sede ferroviaria. Secondo la ricostruzione, i due amici sono arrivati alla massicciata dei binari scavalcando il cancello di un cantiere nautico, lo 'Scafoclub', in via Dogarello, alla periferia di Mestre, ai confini con il Canal Salso e la laguna. Poco più indietro si trova la piccola stazione di Porto Marghera - utilizzata solo dai treni locali - dotata di un sottopassaggio, che i due però avrebbero potuto non conoscere affatto. L’allarme è giunto al 118 mezzora dopo la mezzanotte. I pompieri hanno incontrato non poche difficoltà per aprire un varco nella recinzione - davanti al cancello era parcheggiata anche un’auto - e consentire agli infermieri del Suem di raggiungere il luogo dell’incidente. Gli stessi sanitari hanno dovuto far passare la barella spinale con il ferito sopra il cancello in ferro, per poter arrivare all’autoambulanza. Il 23enne è stato quasi miracolato. Dopo una breve permanenza al pronto soccorso all’ospedale all’Angelo di Mestre, in mattinata è stato dimesso ed ha potuto tornare a casa. Spetterà a lui raccontare alla polizia ferroviaria come sono andate veramente le cose.
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