Cosenza

Giovedì 16 Maggio 2024

Rende, giù il sipario. Ma la Giunta non s’arrende

Tristezza, indignazione, vergogna. Stati d’animo pressoché unanimi, quelli della politica rendese dopo lo scioglimento del Consiglio comunale. La decisione del Ministero è un fatto mai accaduto a queste latitudini. Nella città che ospita l’Università della Calabria, tra l’altro. Ad ogni modo, l’attuale governo cittadino pare non voglia arrendersi: questa mattina è stata convocata la giunta per approvare alcune delibere sui fondi Pnrr, quasi non fosse successo nulla.

Giunta e maggioranza

«Oggi, come ieri, non abbiamo nulla da temere», ribadisce l’amministrazione comunale in una nota. «Abbiamo sempre agito con trasparenza per il bene comune, per la nostra città. Dimettersi – questo sia chiaro a chi oggi canta vittoria, disconoscendo le basilari norme del diritto e senza rendersi conto del danno fatto a questo municipio – non avrebbe cambiato il corso di una storia, purtroppo già scritta. Ingiustizia è fatta: con amarezza dobbiamo constatare che a queste latitudini la storia è difficile da cambiare. Non appena conosceremo le motivazioni di tale provvedimento, intraprenderemo ogni azione legale necessaria a ripristinare la verità», sottoscrivono Giunta, Presidente del Consiglio Comunale e Consiglieri di maggioranza (Concetta Brogno, Rachele Cava, Marisa De Rose, Salvatore Esposito, Palma Fanello, Giovanni Gagliardi, Marco Greco Chiara Lolli, Saverio Marasco, Romina Provenzano).

L’anatema di Talarico

Il primo a intervenire è stato il consigliere d’opposizione Mimmo Talarico: «La responsabilità politica di quanto è accaduto è evidente, quella penale e amministrativa l’accerteranno le competenti magistrature. A noi di AttivaRende rimane l’amara soddisfazione di aver lanciato anzitempo l’allarme e di aver fatto tutto il possibile per evitare l’ingente danno provocato alla città». Per lui, il decreto di scioglimento non è stato infatti un fulmine a ciel sereno, ma «l’atto finale di un lungo e dolente percorso di cui l’ex sindaco porta le maggiori responsabilità». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza 

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