«Finalmente avremo un quartiere gioiello»: così ieri mattina a poche ore dalla riunione di giunta presieduta dal sindaco Franz Caruso che avrebbe dato l’imprimatur al progetto l’assessore Damiano Covelli parlando di San Vito e guardando i rendering del Piano di riqualificazione che rivolteranno come un calzino una delle aree più degradate della nostra città. Sul piatto della bilancia, come avevamo anticipato alcuni mesi fa, ci sono sette milioni di euro. Un rione dove alcune case si sbriciolano, il degrado si tocca con mano, sfuggito alla rivisitazione dei tanto decantati in passato “Contratti di quartiere”. Il cronoprogramma prevede l’affidamento dei lavori a settembre e l’apertura del cantiere entro la fine dell’anno.
«Sono contentissimo di aver portato avanti e completato una pratica tecnico-amministrativa di straordinario valore per il futuro di crescita e di sviluppo dell’intera Cosenza - afferma il sindaco Franz Caruso - l’ho detto in campagna elettorale e lo sto confermando con le azioni concrete e quotidiane di questi primi 18 mesi di governo a Palazzo dei Bruzi che non solo non avrei mai lasciato in disparte le periferie, ma che proprio da questi quartieri, fino a ieri abbandonati a se stessi, sarei partito per l’opera complessiva di costruzione di una città smart, sostenibile, dinamica ed europea. Dopo il centro storico, con gli interventi Cis ed Agenda Urbana - prosegue Franz Caruso - dopo gli interventi di rigenerazione urbana di via Popilia e via Saverio Albo, oggi tocca a San Vito che rappresenta una delle zone più popolose e sofferenti, dal punto di vista sociale, di Cosenza. Ringrazio per il lavoro svolto gli assessori all’Urbanistica ed ai Lavori pubblici, Pina Incarnato e Damiano Covelli, ed i tecnici dei settori competenti. L’azione progettuale che oggi abbiamo deliberato - conclude il sindaco Franz Caruso - assume una marcata valenza urbanistica poiché riqualifica una intera area urbana da tutti i punti di vista e risponde ad un’esigenza concreta dei cittadini, ossia quella di disporre di una rete viaria moderna e fruibile da parte di tutti e di una rete idrica e di smaltimento delle acque piovane funzionanti. L’obiettivo è quello di fondere le diverse strategie di intervento all’interno di un unico progetto, il cui risultato possa rispondere a molteplici funzioni».
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