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Ospedale di Corigliano Rossano, nel pronto soccorso si è ormai superato il segno

Nel Giannettasio i disagi hanno raggiunto il punto di non ritorno. Cgil, Uil e la consigliera Olivo scendono sul piede di guerra

Ora è emergenza sanità per le condizioni critiche in cui versa, secondo le ultime denunce pubbliche, il Pronto soccorso del Giannettasio dello Spoke di Corigliano Rossano, punto di riferimento delle emergenze dell’intero comprensorio soprattutto per la carenza di personale. Un problema, quello della carenza di personale, che sarebbe comune anche ad altre realtà della Calabria, a causa dei mancati provvedimenti, da parte della Regione e, di riflesso, della direzione dell’Asp. I rilievi e le proteste, scaturite dagli ultimi episodi che si sarebbero verificati nel pronto soccorso del Giannettasio, giungono, oltre che dai pazienti, anche dai sindacati di Cgil comprensoriale e Uil provinciale, e dalla politica rappresentata, in questo caso, dalla consigliera comunale e dall’assessora provinciale Adele Olivo che invita il Governatore Occhiuto «a porre mano, con un atto di coraggio, alla riorganizzazione dello spoke applicando il teorema dell’area medica e chirurgica».
E la consigliera comunale non fa sconti in merito alla drammatica situazione. «Il Pronto Soccorso dell’ospedale spoke Giannettasio – denuncia – è arrivato ad un punto di non ritorno. Servono soluzioni immediate. Cita il caso di una ragazza che l’altro ieri sera, soccorsa in mare dal personale del 118, a causa di un malore improvviso, dopo avere atteso tre ore su una barella, esausta ha deciso di andare via prima che le venisse fatta la visita, mentre nel presidio c’era un medico con soli due infermieri mentre nell’astanteria attendevano decine di utenti indignati per l’attesa». Da qui l’appello al Commissario ad acta per la Sanità in Calabria, il Presidente Occhiuto e al Direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano, invitandoli a venire a Corigliano-Rossano per verificare di persona la situazione ed attuare tutti i provvedimenti del caso. Analoghe situazioni estreme di attese e di pazienti esausti vengono denunciate dal segretario della FP della Cgil, Vincenzo Casciaro e dal segretario generale dela Uil provinciale Paolo Cretella e dal sub commissario della Fp dello stesso sindacato, Walter Bloise.

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