C’è grande attesa tra la gente e tra il personale medico e, soprattutto, tra i giovani medici, per la prossima conclusione del nuovo ospedale della Sibaritide, la nuova struttura su cui si fondano le speranze dei cittadini e dei pazienti dell’intero territorio dello Ionio cosentino, per ottenere il sacrosanto diritto alla sanità. Per questo motivo è salutata con favore dall’opinione pubblica, che attende la conclusione definitiva dell’opera sanitaria, l’iniziativa assunta dall’ing. Domenico Gerardo Petrone, project manager della Società D’Agostino, concessionaria dell’appalto che comprende anche la gestione dei servizi, di rendere pubblica ed ufficiale alle istituzioni e forze politiche e sociali, oltre che alla categoria dei medici, la conclusione delle opere strutturali. Ciò è considerato un vero e proprio evento che la D’Agostino Costruzioni generali ha organizzato per il prossimo giovedì, alle ore 10,30, presso il cantiere di Insiti, di Corigliano Rossano. Anche per la società concessionaria è l’occasione per festeggiare questo primo traguardo raggiunto per la comunità di questo grande comprensorio.
Al momento risultano completate le opere strutturali e si è in attesa del via alla variante, resasi necessaria per le nuove esigenze scaturite dalla recente pandemia del Covid per gli adeguamenti alle nuove normative sanitarie, di sicurezza e impiantistica di energia elettrica, con il relativo reperimento delle risorse economiche necessarie alla realizzazione delle nuove modifiche ed all’aumento, rispetto all’originario capitolato, delle materie prime. La nuova struttura sanitaria si sviluppa su 5 piani di cui 3 fuori terra, ognuno dei quali occupa una superficie di 16.500 mq. E garantirà il funzionamento di circa 380 posti letto, una manna dal cielo se si considera che oggi i posti letto sono carenti ed irrisori quasi in ogni reparto dei due attuali ospedali spoke del Giannettasio e del Compagna.
Il costo per i lavori compresi nella variante, per la cui approvazione bisogna attendere tutte le varie autorizzazioni da parte della Regione, degli organismi preposti ai controlli, dell’Asp, oltre al passaggio per il reperimento delle risorse, ammonterebbe, secondo la relazione del dirigente del settore edilizio della Regione, Ing. Pasquale Gidaro, tenuta in commissione sanità nel mese di aprile scorso, a 42 milioni di euro.
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