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Bisignano, omicidio Fumarola: dopo 4 anni la famiglia attende ancora risposte

L’inchiesta “Sistema” potrebbe fare luce sul caso

L’undici luglio di quattro anni addietro spariva misteriosamente, senza lasciare tracce, Luigi Fumarola. Il corpo del giovane, aveva solo 25 anni, è stato trovato il giorno di Ferragosto dello stesso anno, siamo nel 2019, in avanzato stato di decomposizione, in una zona impervia sulla strada che dalla vasca del Moccone va verso Serricella. Per quello che emergerà, Fumarola sarebbe stato ucciso lo stesso giorno della sparizione a colpi di arma da fuoco. Per identificare quel corpo martoriato c’è stato bisogno del dna.
La famiglia, da quel giorno, non si dà pace ed anzi ne tiene vivo il ricordo con la celebrazione di una messa a suffragio e con una serie di iniziative come quella di papà Alessandro, che ha ricavato nella sua abitazione una galleria dove ha esposto tutti i trofei vinti dal figlio anche a livello nazionale. Luigi praticava la boxe nelle sue varie discipline, quei guantoni e le divise che indossava, gli articoli dei vari quotidiani che hanno raccontato la sua bravura in questo particolare sport sono le uniche cose rimaste alla famiglia.
Sul piano delle indagini, dopo lunghi silenzi su quella barbara esecuzione ancora oggi senza colpevoli, si va facendo breccia la speranza che per i colpevoli la corsa potrebbe essere al capolinea. La speranza si è riaccesa ad inizio novembre dello scorso anno. Nell’inchiesta “Sistema” della Dda di Catanzaro contro le cosche del cosentino ci sarebbero intercettazioni indirette di Luigi che, in qualche modo, ne tracciano le ultime ore di vita e forse pure un movente dell’omicidio.

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