L'inchiesta antimafia "Testa del serpente" condotta contro le cosche della criminalità nomade di Cosenza si chiude con 15 condanne inflitte dal Tribunale bruzio. L'indagine, coordinata dal procuratore Nicola Gratteri , dall'aggiunto Vincenzo Capomolla e dai pm antimafia Vito Valerio e Corrado Cubellotti, ricostruiva le attività illecite gestire in larga parte dal gruppo degli Abbruzzese nell'area del capoluogo della Calabria settentrionale nel settore dello smercio degli stupefacenti, delle estorsioni e della detenzione di armi.
Le pene
Queste le pene inflitte dai giudici di primo grado: Marco Abbruzzese, 18 anni e 3 mesi; Nicola e Luigi Abbruzzese 15 anni e 3 mesi; Antonio Marotta 9 anni e 6 mesi; Andrea Greco, 9 anni e 6 mesi; Franco Abbruzzese 9 anni e 6 mesi; Antonio Abbruzzese 7 anni e 8 mesi; Antonio Bevilacqua, 7 anni e 6 mesi; Francesco Casella, 6 anni e 2 mesi; Adamo Attento, 6 anni e 2 mesi; Domenico Iaccino, 6 anni e 2 mesi; Pasquale Germano 2 anni e 4 mesi; Alberto Turboli 2 anni e 2 mesi; Giovanni Drago 2 anni e 8 mesi.
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