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Rottura totale a Paola tra la maggioranza e il Pd

Minervino: “Chi ha posti in giunta non può comportarsi così”

Minervino e Di Natale

La rottura tra Pd e maggioranza è quasi totale. Il sindaco per adesso tace. Ma prima o poi dovrà affrontare la questione, tutta politica, all’interno della squadra che amministra il Comune. Politano non ha nemmeno respinto le dimissioni di Francesca Sbano (Pd) giunte dopo lo strappo tra i due consiglieri comunali Marco Minervino e Maria Rosaria Città con i democrat. Il primo cittadino - forse consapevole della difficoltà a ricucire - si è messo alla ricerca di un nuovo assessore. Se dovessero giungere poi anche le dimissioni di Barbara Sciammarella (in quota Pd) i posti da coprire in esecutivo sarebbero due. I tempi sono stretti.
E sulla querelle relativa alla vicenda dell’ospedale “San Francesco” interviene anche l’ex Pd Marco Minervino che attacca Di Natale: «Resto senza parole dinanzi ai toni usati da un ex rappresentante delle istituzioni. Si arriva persino a ledere la dignità politica ed istituzionale di un sindaco assente alla protesta presso la Cittadella regionale perché in quel momento impegnato proprio a Catanzaro ma per stare vicino al padre, operato al cuore. Simili atteggiamenti avallano ancora una volta - se ce ne fosse bisogno - la mia scelta personale di allontanarmi da un gruppo che ormai intende la politica come una competizione, purtroppo atta ad allontanare i cittadini dall’esercizio delle proprie funzioni di analisi critica e alle proprie deduzioni nei confronti delle scelte delle istituzioni». Quindi ancora al Pd: «Non è plausibile a chi ha posti in giunta di attaccare la maggioranza. Comprendo il gran caldo che toglie lucidità, ma se si critica aspramente una maggioranza bisogna poi passare dalle parole ai fatti ed essere conseguenziali». Infine: «Qualcuno si assumerà la responsabilità di queste azioni. Ma si sa, il tempo è galantuomo e noi comunque andiamo avanti per la nostra strada».
Il Comitato (e quindi il Pd) sulla vicenda ospedale parla di «inganno» in quanto la terapia intensiva è presente dal 2021: «Sarebbe opportuno che come atto di protesta, tutti i consiglieri comunali ed il sindaco di Paola rimettessero il loro mandato nelle mani del presidente della Regione».

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