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Il manager cosentino Francesco Napoli riconfermato alla guida di Confapi Calabria: «Lo sviluppo legato alla legalità»

L’analisi sui 3 anni difficili per le imprese vissuti tra pandemia, crisi energetica e guerra

Un riconoscimento a uno spasmodico impegno profuso negli ultimi anni. Francesco Napoli è stato riconfermato all’unanimità, Presidente della Confapi Calabria. Un ruolo prestigioso per il manager cosentino che è pure vicepresidente nazionale della Confederazione. Napoli ha manifestato con grande emozione il suo ringraziamento nei confronti degli imprenditori facendo un chiaro riferimento alle difficoltà e alle sfide che il tessuto produttivo sta affrontando da ormai 3 anni.

Presidente è stata davvero dura negli ultimi tempi?

La pandemia ha rappresentato per il mondo della piccola e media impresa un shock inaspettato e imprevedibile ed è proprio in questo momento di grande difficoltà e di incertezza che la confederazione si è dimostrata un punto di riferimento strategico nel sostegno alle imprese e soprattutto nel migliorare la loro capacità di resilienza.

La crisi pandemica, quella economica e pure la guerra russo-ucraina: un quadro devastante...

Tre anni di sfide continue, quasi epocali con il conflitto russo ucraino, la crisi energetica, il costo dei mutui che hanno portato ad un serio ripensamento del modo di fare impresa soprattutto alle nostre latitudini dove si sente ancora di più la necessità per le pmi di dotarsi di capacità tecniche e manageriali anche in rapporto ai fondi stanziati con il PNRR.

E cosa avete fatto come Confederazione?

La Confapi non ha fatto mancare il suo supporto e la sua presenza ormai profondamente radicata in tutta la regione Calabria. Un lavoro costante per centrare obiettivi importanti: creare le condizioni per attrarre investimenti nazionali e internazionali. In questo si colloca il protocollo d’intesa firmato con il Commissario Zes, il partenariato con Enea (l’Agenzia nazionale per l’efficientamento energetico).

Avete avviato un importante lavoro in tema di legalità in una regione afflitta dalla presenza della ‘ndrangheta: di cosa si tratta?

Si, abbiamo sottoscritto un protocollo di legalità con l’Arma dei Carabinieri. È nato nel 2021 con una finalità chiara ovvero creare le condizioni per uno sviluppo sano dell’economia del Sistema Paese. Grazie al protocollo d’intesa con l’Arma nel corso del 2022 in tutte le territoriali Confapi sono stati organizzati workshop formativi e informativi che grazie ad un addendum firmato recentemente e di cui sono responsabile nazionale per la sua applicazione, continueranno nel corso del 2023.

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