Preoccupano e non poco gli ultimi incendi scoppiati, senza dolo, in alcune discariche del cosentino. I roghi impensieriscono proprio perché significa che la possibilità che scoppino a causa del forte caldo e senza la diretta mano dell’uomo è un elemento da non sottovalutare per il problema inquinamento che ne consegue.
Solo a luglio sono tre gli incendi divampati in strutture di smaltimento dei rifiuti riferite alla Provincia di Cosenza: due a Cassano All’Ionio e una a Tarsia.
Il recente incendio presso la discarica “La Silva” di Cassano, poi, ripropone in termini preoccupanti uno dei temi più critici riguardante la salvaguardia della salute e della sicurezza per i cittadini, il territorio e le attività economiche attive e presenti.
In un’Europa attraversata dagli sconvolgimenti climatici e dal riscaldamento globale, arsa dagli incendi boschivi, che vede coinvolte pesantemente anche l’Italia e la Calabria, salvaguardia ambientale e sicurezza delle popolazioni diventano questioni di assoluta priorità ed emergenza, fra le altre, che purtroppo ciclicamente tornano a preoccupare i cittadini facendo pagare prezzi altissimi in termini di vite umane e devastazioni, senza che si intravveda la definizione di strategie efficaci e risolutive che vadano oltre gli annunci e la propaganda.
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