La comunità musulmana del Rialzo, in viale Parco Giacomo Mancini, prende le distanze dagli africani arrestati, nei giorni scorsi, per spaccio di sostanze stupefacenti. Il fatto che in alcune occasioni – così come emerge dalle carte dell’inchiesta della Dda di Catanzaro – alcuni indagati si dessero appuntamento nei pressi della moschea, indigna il responsabile del centro islamico Mohamed Fatih. «la moschea è un luogo di culto» afferma, la moschea, rimarca Mohamed Fatih «è il luogo dove si celebra la parola e si incontra Dio e quindi si apprende un modo di vivere retto, obbediente alle leggi e estraneo a tutto ciò che danneggia non solo la vita umana, ma anche il buon nome di una comunità che fa di tutto per integrarsi ed essere dei annoerata tra i buoni cittadini». È una presa di posizione ferma, marcata, quella del responsabile del centro islamico del Rialzo, luogo in cui da anni convivono non solo alcune comunità africane, ma anche cinesi e la onlus Stella Cometa e il Moci. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza