Cosenza

Mercoledì 04 Dicembre 2024

Autolinee, a Cosenza è necessario un posto di polizia h24

Bisognerebbe riavvolgere il nastro e far scorrere, a uno a uno, i fotogrammi delle tante emergenze emerse, negli ultimi anni, nell’area delle autolinee in piazza delle Provincie. Dallo spaccio alle violenze, dai furti al borseggio e talvolta anche alle estorsioni non s’è fatto economia di niente in quel perimetro nel cuore dell’area urbana. L’indagine, coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dai carabinieri della Compagnia bruzia – diretti dal maggiore Antonio Quarta – sullo spaccio della droga, in mano a un gruppo di africani, ha confermato ciò che molti, ormai, davano per scontato. Così, mentre l’inchiesta andava avanti, mentre gli inquirenti procedevano nella costruzione del teorema accusatorio con filmati, intercettazioni, pedinamenti e talvolta anche con arresti, nel perimetro che ospita il terminal dei bus in alcune settimane, più di altre, è andato in scena un vasto e inquietante campionario d’inciviltà. In molte occasioni polizia e carabinieri hanno dovuto intervenire per sedare risse, per soccorrere feriti e pendolari vittime di violenze e furti. In circa cinque anni s’è visto di tutto. In un’occasione anche un africano che ballava il “tip tap” sulle vetture in sosta (il video ha fatto il giro dei social: è, come si usa dire, diventato virale) . Questo per dire che l’indagine della Dda ha messo in luce, ha evidenziato, solo un lato della complessa questione. Per il momento è stata smantellata la piazza di spaccio, ma le domande inerenti la sicurezza sono lì, in in un angolo, che attendono – anche alla luce dell’indagine che s’è conclusa la scorsa settimana con la notifica di diciannove misure cautelari – d’essere analizzate. L’inchiesta della Dda, inoltre, ha riportato indietro l’orologio della Confail-Faisa, l’oganizzazione sindacale che da anni si ostina a denunciare «gli atti di vandalismo, lo spaccio di droga e le infinite violenze che si consumano nell’area dell’autostazione. In parte – sottolineano gli esponenti sindacali – per un certo periodo, sono stati presi dei provvedimenti con alcuni controlli e posti di blocco dalla polizia, dai carabinieri e dalla guardia di finanza. Purtroppo i risultati dopo un po’ di tempo sono risultati vani. Da anni chiediamo una postazione fissa di forze dell’ordine con un controllo “h24” della zona». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

leggi l'articolo completo