Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Rende, riecco l'incubo Legnochimica: tornano le zaffate maleodoranti

Sull’ex colosso imprenditoriale pende un giudizio in Tribunale L’ex amministrazione intervenuta «nei limiti delle disponibilità»

Da qualche settimana diversi cittadini segnalano «aria irrespirabile». Una “puzza” proveniente dalla zona industriale. «Un odore nauseabondo, forte, che arriva dalla zona industriale di contrada Lecco», dicono alcuni rendesi che abitano in quella zona e che parlano, anche, di una sorta di colonna di fumo, avvistata nei pressi dell’ex stabilimento della Legnochimica. Secondo quanto si è appreso in molti hanno contattato vigili urbani, vigili del fuoco e forze dell’ordine. Della Legnochimica di Rende non si parla da tempo, se non per gli incendi che colpiscono la zona con sinistra puntualità durante il periodo estivo. Tutto ciò che sembra restare della vicenda complessa e tortuosa dell’ex fabbrica di pannelli in ledorex che fu il simbolo dello sviluppo industriale d’oltrecampagnano è un processo per disastro ambientale. Si trascina stancamente davanti al Tribunale di Cosenza e quasi non fa più notizia. Analogamente, risultano ferme pare tutte le ipotesi di bonifica delle vasche di decantazione della ex fabbrica, cioè i laghetti artificiali che vanno periodicamente in autocombustione e tormentano gli abitanti della zona con i loro odori mefitici. È ancora così? Su parte dei suoi terreni, nel frattempo liquidati in tutta fretta, sono sorte altre attività economiche, anche importanti. Al posto della vecchia Spa, riconducibile alla famiglia Battaglia di Mondovì, c’è una srl dicono i bene informati, che ha la proprietà dei tre laghi artificiali residui, dei terreni circostanti e di ciò che resta delle ultime strutture aziendali. Legnochimica chiuse i battenti a inizio millennio e, dal 2006, cominciò un processo tortuoso di liquidazione volontaria, sebbene più di qualcuno avanzò seri dubbi sull’opportunità di liquidare i terreni e di coprire i laghi artificiali senza una doverosa bonifica.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

Caricamento commenti

Commenta la notizia