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Castrovillari, il sogno industriale adesso è un incubo a occhi aperti

A Cammarata regna lo sfascio e l’abbandono. I capannoni sono stati svuotati di ogni cosa

Completamente abbandonata l'area industriale dell'Asi, a Cammarata. Un vero fantasma. Dentro sopravvivono i brontosauri di un sogno industriale che riuscì a farsi strada nel comparto del tessile. Almeno sino agli anni Ottanta. Poi, purtroppo, tutti in cassa integrazione. Destino ancora più amaro, se possibile, quello riservato ai macchinari utilizzati per la filatura: alcuni vennero venduti in nordafrica, mentre altri in India e nel sudest asiatico. Tutto per pagare i fornitori. Una vera beffa. Adesso sopravvivono solo i capannoni. Ma anche tante infrastrutture (strade e parcheggi) che sono quasi quotidianamente “alleggerite” di arredi che possono essere smontati e facilmente riutilizzati in altri contesti. C'è anche il problema dei rifiuti, perché la superficie, che è inserita nell'Asi regionale (Area sviluppo industriale), si trova in una zona veramente interessante dal punto di vista logistico: a due passi della stazione ferroviaria di Spezzano Albanese, dalla Statale 534 e dal vicino ingresso dell'A2 del Mediterraneo. Si tratta di una zona veramente interessante che potrebbe portare, se adeguatamente liberata dai procedimenti messi in campo dai curatori fallimentari, posti di lavoro, sicuro sviluppo per un comparto, quello agricolo, che la sta lentamente ingoiando.

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