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Rifiuti abbandonati, blackout e marciapiedi danneggiati: protestano gli abitanti dell’area intorno alla Riforma di Cosenza

Nessuna risposta rispetto alle condizioni del ponte Mancini

A due passi dai cosiddetti “Giardini urbani diffusi” che l’amministrazione comunale ha deciso di realizzare in alcune aree della città vecchia, c’è chi lamenta ancora problemi e disagi. Sono i residenti di via Asmara e via Romualdo Montagna.
«Aspettiamo che qualcuno ci dia notizie delle condizioni in cui versa il ponte Mancini (ce ne siamo occupati alcune settimane fa :ndr), pensavamo si trattasse dell’Anas, in realtà è il Comune che deve assicurare la manutenzione ma tutto tace. Nel frattempo ci troviamo ad altri inconvenienti che non in una città europea al di là del dissesto non dovrebbero esistere». Così alcuni commercianti del posto, pensionati, casalinghe e impiegati che vivono nell’area a ridosso di piazza Riforma.
Da un po’ di tempo a questa parte la zona (non è l’unica, purtroppo) è diventata oggetto di abbandoni indiscriminati di spazzatura. La via principale è attraversata in ogni ora del giorno da quanti vivono nei paese delle Serre e nelle frazioni a sud del capoluogo. Per molti (incivili) è facile allungare il braccio dalla propria automobile e gettare i sacchetti di rifiuti. In particolare, molto gettonato un marciapiede ai bordi della carreggiata. Oltre al danno, ora, gli abitanti di via Asmara e via Romualdo Montagna, dicono di trovarsi anche di fronte alla beffa. «L’altra mattina, infatti», fanno sapere, «dove fino a qualche ora prima giacevano cumuli di spazzatura abbiamo trovato mattonelle ridotte in mille pezzi. Il “ragno” impiegato per le bonifiche evidentemente ci ha messo troppa foga e così ci ritroviamo con un marciapiede rovinato che chissà quando verrà riparato. Tra l’altro il giorno dopo siamo punto e a capo con i rifiuti abbandonati. Sarebbe importante piazzare fototrappole per beccare gli incivili o ripristinare la videocamera presente sul posto (la giunta Caruso ha annunciato una mano pesante per scovare i trasgressori e la riattivazione del sistema di videosorveglianza anche a tale scopo: ndr)». Segnalati anche frequenti blackout dei lampioni di illuminazione pubblica.

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