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Cosenza, autostazione tra problemi e prospettive

C’è chi continua a chiedere il rilanciare del sito attraverso politiche mirate e di riqualificazione dell’esistente

Un occhio al passato e lo sguardo rivolto al futuro. Nel mezzo insiste una struttura che reclama maggiore attenzione, troppo spesso finita sotto i riflettori della cronaca cittadina. L’Autostazione, però, ha conosciuto tempi migliori, non che quelli attuali lascino a desiderare. Forse servirebbero azioni mirate volte a una riqualificazione generale, come ripetono sovente i commercianti della zona, rimembrando i fasti degli anni ‘80 e ‘90 e sfogliando l’album dei ricordi legati anche alle precedenti immagini di un luogo accogliente e bene organizzato, quando a tenere pulito l’ambiente ci pensavano ben quattro netturbini, gli arrivi e le partenze dei pullman venivano segnalate dagli altoparlanti ormai in disuso, mentre sui tabelloni elettronici scorrevano gli orari e le destinazioni di tutte le località della provincia.
Oggi bisogna attrezzarsi, perché anche l’ufficio informazioni funziona a singhiozzo e nelle corsie dei bus i mini-semafori piazzati in alto alle pensiline risultano fuori uso. C’è la biglietteria, certo, ed è lì che viaggiatori e passeggeri si rivolgono per acquistare i tagliandi o chiedere delucidazioni di vario genere, ma manca, per esempio, la sala d’attesa, la cui ristrutturazione tarda ad essere completata. Di contro i bagni spiccano per brillantezza, tornati fruibili e perfettamente funzionanti. Luci e ombre, insomma, di un luogo incastonato nel centro della città, come ce ne sono pochi, forse, in Italia, facilmente raggiungibile e a un tiro di schioppo dall’isola pedonale. Chi abita nei paraggi, però, allo stesso modo degli esercenti e di coloro i quali vivono giornalmente il piazzale delle Autolinee, vorrebbe, appunto, un impegno più marcato da parte delle istituzioni.

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