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Rifiuti a Rende, quando l’ironia punge: «Un altro lavoro incompiuto»

Messaggio anonimo davanti alle Pez, le isole ecologiche trasformate in discariche

“Un altro lavoro incompiuto”. Da qualche giorno, in città, qualcuno si è “divertito” ad attaccare volantini anonimi alle Pez, le mini isole ecologiche in disuso che fungono, ormai, da discariche in piena regola. E dire che, da almeno un anno (correva luglio del 2022) si era deciso di tornare indietro ed eliminare tutte le Pez del territorio. «Usate male e diventate vere e proprie discariche. Le Pez – si rammaricavano gli amministratori poco tempo fa – sono diventate delle vere e proprie discariche, segno che i cittadini non ne hanno colto e apprezzato il ruolo, il vantaggio e l’utilità. Il Comune onestamente non ha la capacità finanziaria di delegare la sorveglianza ad addetti che stazionino presso ognuna di esse».
Da quel rammarico alla scelta di smantellarle completamente. «Presto, anzi prestissimo verranno smantellate e diventeranno un lontano ricordo», le ultime parole "famose". Ed invece eccole ancora lì, al loro posto. Più sporche che mai e con le telecamere posizionate che forse funzionano ma che non vengono controllate. «Sorgeranno due grandi isole ecologiche videosorvegliate», era l’idea proposta. Cioè quella di realizzare soltanto due grandi isole ecologiche videosorvegliate e controllate da personale specializzato. La prima isola ecologica sarebbe dovuta sorgere a Contrada Lecco, nei pressi dello stabilimento di Calabra Maceri e la seconda nella zona industriale di Contrada Cutura.

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