
A quell’età tutto è in corso d’opera. Il mondo sembra un luogo pieno di speranze, di sogni, di progetti. Un mondo che si colora continuamente di nuove esperienze, di sorrisi, di amicizie, di amori. Ma, alcune volte, le correnti ineluttabili del destino trascinano improvvisamente quelle tenere vite lungo strade insidiose. E Antonio Ruperti non ha avuto neppure il tempo di accorgersene ieri mattina, di percepire il pericolo, quando, la moto di grossa cilindrata che cavalcava, per cause in corso d’accertamento, è entrata in collisione con un’auto di servizio della polizia, finendo contro il muro d’un palazzo, all’incrocio tra le vie Falvo e Martorelli. Le condizioni del ragazzo sono apparse subito gravi agli agenti che lo hanno soccorso lanciando l’allarme via radio. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118 che lo ha portato in ospedale. I medici hanno provato a recuperare i suoi parametri vitali gravemente compromessi da una serie di traumi col sospetto di uno schiacciamento del plesso polmonare. Una lotta impari che s’è conclusa poco dopo le 19, quando il cuore del ragazzo ha cessato di battere in una stanza del reparto di Rianimazione.
Sul luogo dell’incidente, la sezione infortunistica della Municipale che ha proceduto ai rilievi planimetrici e fotografici. Della vicenda sono state informate la Procura cittadina e quella dei minori di Catanzaro. In una nota, la Questura ha sottolineato come il ragazzo fosse «sprovvisto di patente di guida» e la moto «sprovvista di copertura assicurativa e di revisione».
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