Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

“Ci hanno tolto i nostri spazi formativi e di aggregazione”, la protesta della dirigenza del liceo ‘Scorza’ di Cosenza

Il preside del liceo scientifico Aldo Trecroci

«Siamo stati costretti a rinunciare a spazi formativi e di aggregazione». Musica e parole del dirigente scolastico del liceo scientifico “Scorza” di Cosenza, Aldo Trecroci. Una considerazione che ha ispirato l'incontro che si terrà a scuola martedì alle 11, alla presenza di docenti e studenti del liceo, nonché dei genitori. Oltre al ds Trecroci, interverranno il presidente e rappresentante dei genitori del Consiglio d'istituto, Domenico Franciosi, lo staff dirigenziale interno, la coordinatrice dell'Ufficio stampa della scuola, professoressa Rossella Costabile e i rappresentanti gli studenti.

Una situazione invivibile

«Da ormai quattro anni», si legge in una nota della scuola, «viviamo una condizione di notevole disagio dovuto alla carenza di una sostanziale programmazione di utilizzo degli spazi degli edifici scolastici della Provincia di Cosenza. La scuola è uno dei luoghi più importanti della comunità dove si formano le cittadine e i cittadini del futuro e la fruizione di spazi adeguati allo svolgimento delle attività didattiche è presupposto essenziale del diritto all'istruzione. Nella città di Cosenza, a fronte di un decremento complessivo del numero degli studenti, la mancanza di una programmazione che doveva ottimizzare la fruizione degli spazi disponibili distribuendoli, in funzione delle reali necessità, tra le scuole della città, ancora determina evidenti difficoltà, che puntualmente si ripresentano all'inizio di ogni anno scolastico. Anche quest'anno, infatti, lo staff del liceo scientifico ha dovuto fronteggiare l'emergenza degli spazi necessari al normale avvio delle attività scolastiche costringendo l'utenza al sacrificio di ambienti didattici e di aggregazione essenziali per mantenere alta la qualità formativa e la socialità del liceo, storica e importante agenzia formativa e punto di riferimento culturale della città e della provincia. La soluzione concordata, oltre a essere non soddisfacente, è anche temporanea e comporta una successiva ridefinizione degli spazi che dovranno essere messi a disposizione dello stesso liceo. Si evidenzia, inoltre, che l'attuale situazione è aggravata dal fatto che lo Scorza è menomato da ben otto anni dalla persistenza di un cantiere di ristrutturazione dell'auditorium, storica aula magna, cuore nevralgico della nostra istituzione e luogo fondamentale di riferimento del dibattito culturale cittadino e non solo, che il liceo ora con energia e forza reclama».

Caricamento commenti

Commenta la notizia