Le strade della diplomazia restano mute da mesi. Non ci sono più comunicazioni ufficiali e nemmeno tentativi di aperture sull’asse Cosenza-Catanzaro. Un silenzio interrotto solo dal martellare incessante di veline di parte. Un brontolio di voci avvelenate nella costanza definitiva di quel furore ideologico che caratterizza il conflitto tra enti. Lo spirito del dialogo è svanito ed è solo un lontano ricordo. E’ venuto giù l’architrave dei buoni rapporti istituzionali dopo l’annuncio di un decreto dirigenziale della Regione che, a sorpresa, almeno visto dal fronte cosentino, ha ribaltato le certezze acquisite sulla scelta del sito del nuovo ospedale. E, poi, sono arrivati altri spunti che hanno riempito di fragore lo scontro esteso su altri temi come quello della città unica, o quello della metroleggera, o l’acqua e i rifiuti. E non va dimenticata la risoluzione unilaterale sulla presidenza dell’Anci regionale. Ovunque, macerie.
Il peccato originale è racchiuso nella decisione della Regione di frenare quel progetto votato dall’aula di Palazzo dei Bruzi e che era stato considerato moneta sonante, almeno fino alla revisione. Un progetto che aveva trovato nell’Inail il finanziatore con 349 milioni di euro per la realizzazione del nuovo Hub a Vaglio Lise e altri 45 per la trasformazione della vecchia “Annunziata” in cittadella della Salute. Un impegno che rischia di franare. Uno smottamento che potrebbe essere annunciato già nelle prossime ore visto che sabato scade la prima delle date indicate nel cronoprogramma dell’Istituto nazionale di assicurazione sugli infortuni sul lavoro. Il 30 settembre era il limite di tempo entro il quale affidare l’incarico per la seconda fase dello studio di fattibilità (dopo il progetto comparativo tra le diverse opzioni logistiche già concluso a favore dell’area che sorge accanto allo scalo ferroviario) relativamente alla fase tecnico-economica con la valutazione complessiva dell’opera. Un rapporto che dovrebbe essere, poi, chiuso, al massimo, entro il 30 giugno del prossimo anno. Lo scoglio successivo sarà rappresentato dal progetto definitivo per la verifica da parte dell’operatore economico incaricato dall’Inail che dovrà essere depositato entro il 31 dicembre 2025.
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