Dimensionamento scolastico e viale Principe. Due argomenti, sulla carta, distinti e separati ma che, in realtà, stanno interessando cittadini ed addetti ai lavori.
Per l’associazione “RendeSi” è un “No secco” alle ipotesi di dimensionamento delle scuole del comune di Rende. Per loro «forte è il disagio che si registra in provincia e ancor di più nel nostro comune, tra il personale della scuola le famiglie, gli studenti per quanto di giorno in giorno trapela sulle ipotesi di dimensionamento della rete scolastica per il 2024-2025, che prevede, per la provincia di Cosenza, la soppressione di 29 autonomie».
Decisioni di grande rilevanza per tutte le comunità e le istituzioni che saranno coinvolte ma di fronte a tali prospettive ancor più delicata e grave è la posizione delle scuole di Rende. «Da quanto si apprende le scuole del nostro comune, soprattutto riguardo all’istruzione superiore, sarebbero penalizzate con tagli di autonomie e addirittura smembramenti di Istituti storici a beneficio di scuole di altri comuni. E tutto questo sta avvenendo senza il minimo coinvolgimento delle istituzioni scolastiche locali, dei dirigenti scolastici, degli organi collegiali, delle realtà istituzionali e sociali che operano nel nostro comune in barba a qualsivoglia regola di buon senso, prima che di correttezza di procedure amministrative ed istituzionali, previste tra l’altro dalle normative», affermano dal Movimento politico-culturale. Tutto ciò è «inaccettabile. Rende deve in tutti i modi poter tutelare le sue scuole da un assalto alla diligenza, da un massacro, che rischia di compromettere per sempre l’offerta formativa sul nostro territorio», la nota a firma di RendeSi.
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