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Rende, non bastano le sanzioni contro la movida selvaggia

L’area di Quattromiglia nelle ore notturne è diventata invivibile

Movida, polemiche, multe e sanzioni. Ma anche una proposta da parte dei commercianti e la presenza di un’ambulanza a presidio del territorio. Ancora una volta fa discutere quel che accade nelle ore notturne a Quattromiglia. Zona universitaria ormai nota ai più. E piazza Santo Sergio, in particolare, presa d’assalto da studenti e studiosi, tra pub e locali all’ultima moda.
Peccato però dover fare i conti con schiamazzi ed urla e le polemiche dei residenti che non sono mai venute meno. «Siamo esasperati, non riusciamo più a reggere l’urto settimanale della presenza, così massiccia, dei giovani. Non riusciamo più a resistere per così tante ore al caos intorno ad una piazza che non è più tranquilla», ci raccontano alcuni cittadini.
Altri, negli anni scorsi, hanno addirittura deciso di vendere casa e trasferirsi in altri luoghi della città. Altri ancora sono fermamente convinti di incontrare i commissari prefettizi e chiedere interventi risolutivi. Cosa fare? Che succede? «Il fine settimana diventa un vero e proprio incubo anche passeggiare in piazza», dicono i residenti. Le macchine, per fortuna, non possono transitare. Ma non basta. «Ogni mattina troviamo bottiglie ovunque e nelle ultime ore anche il coperchio di un tombino aperto e spostato». Le proteste sono vibranti. Ordine pubblico a rischio?
«La preoccupazione è reale», afferma il proprietario di un locale ubicato proprio in piazza. Così reale da indurre i giovani titolari del “Molto” ad avviare un discorso di “movida sostenibile” con un accordo importante firmato e sottoscritto con la Croce Rossa Italiana. A parlarne è Gaetano Coccimiglio. «Ogni mercoledì sera, per tutto il mese di ottobre, ci sarà l’ambulanza che sosterà in piazza dalle 23 fino a notte inoltrata».

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