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Cosenza, 21enne ferita al volto: il proiettile partito accidentalmente dall’arma impugnata per gioco da un amico

Il “gioco” sbagliato. Una ragazza romena di 21 anni è stata ricoverata l’altra notte nell’ospedale dell’Annunziata perché ferita da un colpo di arma da fuoco al volto. La pallottola 7,65 le ha lambito una narice attraversando parte della guancia e d’un orecchio. Per un mero caso fortuito non ha raggiunto le aree cerebrali risparmiandola da morte certa.
La ventunenne era in casa di un amico e connazionale che vive nel centro storico. L’abitazione adesso occupata dall’uomo era di proprietà di un professionista deceduto nei mesi scorsi che vi custodiva all’interno delle armi legalmente denuciate. Tra queste armi vi è la pistola da cui è partito il colpo che ha raggiunto la vittima.
Nessun mistero e nessun “giallo”: il connazionale ha improvvidamente maneggiato l’arma nella quale erano ancora inseriti dei proiettili e s’è sfiorata la tragedia. L’esplosione del colpo ha lasciato l’amico della ragazza basito. L’uomo - un trentaquattrenne - ha immediatamente prestato soccorso e poi chiesto aiuto per far trasferire la ferita in ospedale.
Scattato l’allarme si è subito pensato a un gesto intenzionale: gli investigatori della squadra mobile, diretti da Gabriele Presti, sono subito arrivati nel nosocomio per assumere informazioni e capire cosa fosse realmente accaduto. I poliziotti del questore Giuseppe Cannizzaro, ascoltati dei testimoni, hanno immediatamente individuato e perquisito l’abitazione teatro del ferimento. Sul posto sono intervenuti gli “specialisti” della Polizia Scientifica per compiere una serie di mirati accertamenti. L’obiettivo? Ricostruire la dinamica dei fatti. Macchie di sangue, tracce di particelle ternarie (antimonio, piombo e bario) per verificare il punto di sparo, elementi biologici ulteriori al fine di verificare eventuali colluttazioni, sono stati isolati. La pistola usata è stata recuperata e sequestrata e il trentaquattrenne protagonista dell’incidente sentito a lungo. Il procuratore capo Mario Spagnolo ha assunto la direzione delle indagini affidate al pm Donatella Donato.
La ventunenne è stata dichiarata fuori pericolo dai medici ospedalieri e i magistrati l’hanno interrogata. La sua versione dei fatti ha consentito in via definitiva di escludere l’ipotesi di un tentato omicidio confermando l’accidentalità dell’accaduto. Il trentaquattrenne romeno è formalmente indagato per lesioni gravi. La vicenda non sembra nascondere altri retroscena.

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