Si accingono a trascorrere un’altra notte sul tetto delle scuole Roncalli e Levi di Rossano non avendo ricevuto alcun cenno o assicurazione sulla loro assunzione nel servizio del verde pubblico. Sono due dei 12 lavoratori storici del verde pubblico (ora rimasti in 6, quattro dei quali attendono giù) che dall’altro ieri sono saliti sulla sommità dell’edificio scolastico, come era accaduto altre volte per gli stessi motivi, in segno di protesta per la mancata assunzione da parte della ditta che si è aggiudicato l’appalto del verde pubblico cittadino.
Sono sempre intenzionati a rimanere appollaiati sul tetto fino alle estreme conseguenze sulla loro salute, se non giungono notizie o rassicurazioni sulla loro chiamata al lavoro svolto con competenza negli anni passati. E non sembra che vi siano notizie positive in tal senso, considerato che l’altro ieri, in seguito alla telefonata del sindaco Flavio Stasi, la ditta Ecoross, appaltatrice del servizio, affinché prenda in considerazione la richiesta che giunge dai lavoratori, attraverso l’interlocuzione del sindacalista Bruno Graziano, segretario provinciale del Cub (Confederazione Unitaria di Base), ha chiuso ogni spiraglio di accoglimento della richiesta. Al Segretario del Cub, infatti, uno dei due titolari dell’Azienda ha fatto sapere con messaggio che «in riferimento all'appalto del verde pubblico non sussiste obbligo di assunzione da parte della Ecoross, alla stregua della contrattazione collettiva del settore e del CSA.
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