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Paghe gonfiate all’Annunziata di Cosenza, giudizio rinviato

La difesa chiede i termini previsti per studiare le carte dell’istruttoria interna. La decisione slitta alla fine di novembre

ospedale cosenza

Una montagna di quattrini pubblici dispersi in mezzo alle dune polverose di straordinari, indennità, turni notturni, e altre prestazioni senza alcun riscontro. Nessuna autorizzazione dell’Azienda ospedaliera, nessun ordine di servizio, nessuna pezza giustificativa. Solo gli accrediti puntuali, dal 2021 a tutto il primo semestre del 2023, attraverso il sistema informatizzato delle buste paga dei dipendenti. Un “bottino” che supera i 240mila euro, soldi usciti dalle casse dell’Annunziata in due anni e mezzo e trasferiti nelle buste paga di cinque impiegati, quattro dell’area amministrativa e un tecnico ospedaliero. Un ammanco che sarebbe stato accertato nel corso di un internal audit disposto dal commissario Vitaliano de Salazar. I cinque dipendenti che avrebbero beneficiato dei bonus non dovuti e un sesto, l’operatore amministrativo che avrebbe “pilotato” l’accredito delle somme, attraverso le sue credenziali d’accesso al software dell’ospedale, sarebbe l’unico a non aver modificato il proprio reddito. Almeno nelle carte acquisite dalla commissione interna. E le valutazioni conclusive dell’accertamento sono finite all’attenzione dei detective della Tributaria che hanno cominciato a indagare sulle anomalie degli straordinari. Una copia del fascicolo dell’ispezione interna è, pure, nella disponibilità e del Collegio di disciplina dell’Annunziata che ieri si è insediato sotto la presidenza di Gianfranco Scarpelli per adottare i provvedimenti nei confronti dei lavoratori. Le sanzioni previste vanno da un minimo di 15 giorni di sospensione fino al licenziamento. Una udienza che, tuttavia, è stata aperta e chiusa in una manciata di minuti. L’avvocato Francesco Clausi, difensore dell’unico dipendente presente ieri, ha chiesto un termine per l’approfondimento dell’istruttoria. Si tratta dell’opportunità che si offre alla difesa con l’articolo12.8 del regolamento. Un tempo limitato per studiare a fondo quelle carte che, in teoria, inchioderebbero gli impiegati. Un rinvio che la commissione ha, naturalmente, concesso. Le parti torneranno a riunirsi alla fine di novembre per le valutazioni del caso e le contestuali decisioni.

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