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Fitti passivi, l’Asp di Cosenza mette fine agli affari d’oro

L’acquisto dell’immobile in via Isonzo costituisce il primo atto concreto verso l’azzeramento delle locazioni

Da qualche giorno, l’Azienda sanitaria è diventata proprietaria di un palazzo imponente nel cuore della città. Era il centro pulsante dell’Inps, in via Isonzo con uffici su cinque piani, distribuiti su una superficie totale di 6.500 metri quadrati. Una transazione che è costata due milioni di euro. Il direttore generale Antonello Graziano è soddisfatto dell’affare: «L’investimento rappresenta il primo atto all’interno di una strategia complessiva che ha come obiettivo l’eliminazione dei fitti passivi, da sempre una piaga all’interno dei conti aziendali. Solo in città abbiamo in carico 21 immobili per i quali paghiamo annualmente canoni di locazione per 1,6 milioni euro». Quattrini a fondo perduto che finiscono per mancare nell’assistenza ai cittadini. Del resto, in passato, mai nessuno aveva pensato di allargare il patrimonio di proprietà per tagliare le spese. Graziano lo ribadisce con orgoglio: «La scelta di acquisire un bene dall’Inps ci ha consentito di dialogare direttamente con la Pubblica amministrazione, evitando interlocuzioni private che avrebbero scatenato sicuramente polemiche. L’operazione è da due milioni di euro, un valore che corrisponde a un anno e mezzo dell’importo pagato per l’affitto degli edifici di proprietà di altri e non certo nostra. L’immobile di via Isonzo è una struttura imponente che fa parte del patrimonio culturale della città. La nostra operazione ha un valore anche simbolico perché è anche un omaggio alla storia di Cosenza. E a beneficiare dei servizi che in questi locali verranno erogati, saranno naturalmente i cosentini che avranno a disposizione un centro sanitario con attrezzature per la diagnostica avanzata, proprio nel cuore della città. Lo sforzo compiuto non si esaurisce con questo investimento. Stiamo dialogando anche per l’acquisizione dell’immobile di via degli Stadi, quello che abbiamo utilizzato per le vaccinazioni durante il Covid, tanto per capirci. Lì, trasferiremo il 118 e realizzeremo il centro di formazione per l’emergenza-urgenza. Il terzo investimento è in corso con la Provincia per l’ex stabile che ospitava l’istituto commerciale “Serra” in via Bendicenti (come confermato anche dall’ex sindaco Pietro Minutolo, ndr). Anche lì avremo a disposizione altri 3.200 metri quadrati. Alla fine delle operazioni immobiliari, vorremmo concentrare in 3-4 strutture tutto quello che oggi è distribuito su 21 edifici per poter coprire una superficie complessiva di 18mila metri quadrati, tutta nostra».
I conti tornano, nonostante l’inatteso deragliamento in sede di revisione. Graziano ne è certo: «Tutti i nodi vengono al pettine e le cose belle alla fine escono sempre fuori. La Regione si appresta ad approvare il consuntivo del 2022, sul quale i revisori avevano dato parere negativo nonostante l’elogio conclusivo della nota che ci è stato fatto per la redazione del documento contabile. Capisco il passato dell’azienda, capisco i loro timori, ma noi abbiamo voltato pagina. Queste discrasie, tuttavia, sono state messe in evidenze in un atto deliberativo solenne che abbiamo trasmesso alla Corte dei Conti, al presidente della regione, al Ministero delle Finanze e al Ministero della Salute. E, adesso, proprio la Regione si avvia ad approvare il nostro Bilancio (il via libera sarà dato anche ai conti dell’Asp di Reggio)».

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