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Cosenza, la presidente della Provincia Succurro ‘sponsor’ della città unica: “Rende e Castrolibero avranno un peso”

«Io credo nel sogno della “grande Cosenza”». Rosaria Succurro, presidente della Provincia e responsabile regionale dell’Anci si schiera con convinzione a favore della “città unica”. E ne spiega le ragioni. «Con la fusione dei comuni si avrebbero maggiori e non minori occasioni di autonomia e decentramento delle parti del territorio che ne hanno effettivo bisogno. È  giunto allora il momento di non assecondare i “pigri” tentativi di lasciare tutto così com’è. Già cinquant’anni fa la politica illuminata parlava e scriveva del “sogno della grande Cosenza”, perché, al di là dei piccoli egoismi, è lo stare insieme, è l’unione che fa la forza di un territorio. Ma oggi la visione unitaria non può più attendere, se è vero come è vero che il comune capoluogo, da secondo polo della Calabria è sprofondata al quinto posto per popolazione, dopo Reggio, Catanzaro, Lamezia Terme, Corigliano-Rossano. Come può ambire ad un ruolo forte politico-economico una realtà così debole e frammentata? Solo una realtà comunale unitaria può essere presa in maggior considerazione a livello regionale, nazionale e non solo, quale portatrice di interessi di un importante numero di cittadini-elettori. L’area urbana di cui discutiamo» spiega Rosaria Succurro  «ha bisogno di essere rappresentata unitariamente, per contare di più nelle decisioni strategiche nazionali ed europee, che riguardano, tra l’altro, le reti ferroviarie, le reti stradali i collegamenti con le infrastrutture portuali ed aereoportuali. Con la fusione non si curerebbero prevalentemente, come pure paventato, gli interessi di una comunità “dominante”, ma, attraverso i meccanismi democratici decisionali previsti dalla normativa, gli interessi di tutti. Oggi le popolazioni residenti nei comuni di Rende e Castrolibero, sono ben più cospicue che in passato: le popolazioni di Rende (36.123) e Castrolibero (9.296), insieme (45.419 residenti) rappresentano ben il 41,48% della popolazione complessiva dei tre comuni (di un totale di 109.492 abitanti, poiché Cosenza ha 64.073 abitanti, dei quali circa 4.000 a loro volta residenti nelle frazioni collinari). Sicché i rispettivi elettori avranno un notevole peso nell’elezione dei rappresentanti della comunità unita post fusione e, di sicuro, i nuovi consiglieri saranno spinti a tenere in debito conto gli interessi di tutte queste zone».

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