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Mistero a Cosenza sul rogo che ha distrutto alloggi di fortuna dei senzatetto

Un incendio tinto di giallo. È ancora tutta da scrivere la verità sul rogo che nei giorni scorsi ha completamente distrutto alcuni rifugi di fortuna occupati da senzacasa all’interno d’un palazzo abbandonato tra la stazione ferroviaria cittadina il fiume Crati.
Da tempo i locali al piano terra dello stabile, bloccato da problemi legali a pochi lavori dal completamento, era occupato da stranieri e italiani che sopravvivevano in città ma non avevano un tetto da mettere sopra la testa, soprattutto d’inverno. Un paio di “stanze” in particolare erano state arredate alla meno peggio con letti di fortuna e assi di legno usate a mo’ di porte.

L’unità di strada

Almeno due volte a settimane gli alloggi sono raggiunti dai volontari dell’unità di strada dell’associazione “Casa nostra”, braccio operativo della Caritas diocesana, che mercoledì e giovedì sera girano per le strade di Cosenza e Rende raggiungendo e aiutando i senza casa. Proprio gli operatori dell’unità di strada, durante il servizio del giovedì sera, durante la solita visita al palazzo abbandonato hanno trovato gli alloggi di fortuna completamente distrutti dal fuoco che tra l’altro ha danneggiato pure i mattoni dei muri e del solaio, intaccando la stabilità della struttura. Da una prima e sommaria verifica, effettuata dai volontari, pare che tra cenere e resti di giacigli e altri oggetti abbandonati, non ci fossero tracce umane. Sono stati contattati anche i senzacasa che nelle ultime settimane erano stati trovati nel palazzo abbandonato. Al momento del rogo nessuno pare fosse nei locali distrutti. Resta comunque da capire chi ha appiccato il rogo, e perché. I danni provocati allo stabile.

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