Non di solo calcio (e di derby) vive il tifoso di calcio. Una testimonianza forte è arrivata dal gruppo "Anni '80", che sostiene il Cosenza, che all'esterno dello stadio ha issato uno striscione emblematico, riprendendo la frase diventata virale dopo che Elena Cecchettin, sorella della ragazza veneta uccisa, l'ha postata sui propri canali social, riprendendo una frase simbolica della poesia scritta da Cristina Torres Cáceres, attivista peruviana. Domenica c'è Catanzaro-Cosenza, un derby atteso da anni in Calabria, ma dopo la tragica uccisione di Giulia non è tempo di parlare di calcio; è il tempo del dolore. Ovunque.
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