Una raffica di proiettili sul portoncino d’ingresso e sulla finestra del bagno dell’abitazione. Ennesimo grave atto intimidatorio ai danni del titolare dell’impresa “Idrogeo” di Fagnano Castello. L’altra sera ignoti hanno bersagliato con colpi di fucile la residenza fagnanese dell’imprenditore. Non è la prima volta che il titolare dell’azienda – affidataria del Consorzio stabile Valori ed esecutrice dei lavori di ripristino e consolidamento del viadotto Valle di Leto a Fagnano – è fatto oggetto di intimidazioni. Il 30 dicembre dello scorso anno i proiettili di fucile avevano arabescato il container metallico adibito a ufficio di cantiere.
All’episodio seguì, lo scorso 3 febbraio, l’incendio di un escavatore. Nonostante la spirale di atti intimidatori l’imprenditore finora – secondo quanto avrebbe dichiarato nella denuncia presentata ai carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano – non avrebbe ricevuto alcuna richiesta estorsiva.
«Il grave atto intimidatorio a danno dell’impresa Idrogeo che si aggiunge, purtroppo, ai tanti denunciati da qualche mese a questa parte da molti altri imprenditori – dichiara il presidente facente funzioni di Ance Cosenza Giuseppe Galiano – ripropone in maniera cruda le problematiche legate alle pesanti ingerenze esercitate dalla malavita organizzata nei confronti delle attività economiche. È necessario continuare nell’opera di denuncia e di diffusione della cultura della legalità e della sicurezza, con la certezza della vicinanza dello Stato con le forze dell’ordine a presidio del territorio affinché si possano arginare e debellare accadimenti incresciosi come questo, che finiscono con il turbare e mettere a dura prova il senso di fiducia dei cittadini e degli imprenditori.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza
Caricamento commenti
Commenta la notizia