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Montalto, alunno non trattiene i bisogni a scuola: scontro mamma-dirigente

Si tratta di un bimbo con il disturbo dello spettro autistico. La donna: «Mi ha impedito che lo pulissi». La preside: «Le avevo offerto il mio bagno»

Non è riuscito a trattenere i bisogni mentre era a scuola e se l’è fatta addosso. È stata chiamata la mamma ma, alla fine, il bambino è tornato a casa sporco perché alla donna non sarebbe stato consentito di cambiare il figlio nell’Istituto d’istruzione. È successo, purtroppo, ad un bimbo autistico, frequentante la quarta elementare dell’Istituto Comprensivo “Emilio Bianco”, a Taverna di Montalto.

Un grave e spiacevole episodio che lascia senza parole ed indigna profondamente. Indigna, soprattutto, la mamma del piccolo che, una volta giunta a scuola, ha tentato invano di convincere la preside per poter cambiare e pulire il figlio all’interno della scuola, per evitare di tornare a casa in quelle condizioni. La possibilità le sarebbe stata vietata dalla dirigente dell’Istituto, Gemma Faraco. A raccontare l’accaduto è stata la mamma, delusa per i diritti negati: «Mio figlio è vittima di episodio a dir poco vergognoso in questa scuola. Sono stata contattata per l’uscita anticipata di mio figlio in quanto, non essendo riuscito a controllare i bisogni, si era sporcato e necessitava di essere cambiato. Da premettere che nella scuola è presente la figura dell’assistente alla persona che dovrebbe occuparsi di queste situazioni e che si è proposta di cambiare il bimbo, poiché io metto sempre nello zaino tutto l’occorrente per cambiarlo, la dirigente, però, non glielo ha permesso. Ho cercato in tutti i modi di avere il permesso di pulire a scuola mio figlio. Lo ritengo un diritto per la dignità del bambino quello di poter tornare a casa pulito. Ma il bambino è rimasto sporco e io, nonostante abbia cercato di fare ragionare la preside, chiedendo più volte di andare in bagno e cambiarlo, ho avuto come risposta che loro come scuola non hanno un luogo dove poter cambiare i bambini qualora si dovessero presentare queste situazioni, e che quindi il bimbo dovevo riportarmelo in quelle condizioni».

Puntuale la replica della dirigente scolastica, la sua è una versione che si distacca da quella della madre del bambino. «Il racconto della mamma non corrisponde ai fatti per come realmente accaduti – ha spiegato la preside – il bambino si è effettivamente sporcato come in altre occasioni per cui si è intervenuti. Questa volta la situazione era tale da non consentire il cambio nei bagni utilizzati dagli alunni senza, poi, rendere inagibili gli stessi, per cui la mamma dell’alunno in questione è stata invitata a usare il bagno della presidenza. Invito che è stato rifiutato dalla stessa. Tali fatti possono essere confermati da testimoni presenti».

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